L'Università Europea del Design ha sempre posto molta attenzione non solo sulla crescita
professionale dei suoi studenti ma anche sulla loro crescita emotiva e umana.

L’Università Europea del Design ha sempre posto molta attenzione non solo sulla crescita professionale dei suoi studenti ma anche sulla loro crescita emotiva e umana.

Per questo motivo abbiamo accolto con passione l’iniziativa – a cui hanno preso parte il Sindaco di Montesilvano, Ottavio De Martinis, l’assessore alle Politiche Giovanili, Alessandro Pompei, la Dirigente Scolastica, Maria Teresa Di Donato, la Docente Raffaella Morelli e i signori Monica e Christian Maione – di piantare un albero di ulivo nel cortile dell’ ITS Alessandrini, in prossimità di due panchine, in memoria del figlio di Monica e Christian, Mattia Maione, scomparso l’anno scorso.

Identificare un luogo, in memoria di Mattia, come un luogo di confronto e di condivisione potrebbe aiutare molti giovani ragazzi e ragazze ad esternare le proprie paure e difficoltà e trovare supporto nell’Altro, nel parlarne allo scopo di iniziare un percorso. Per questo motivo la UED si è offerta di portare un contributo a questo spazio: un’opera, per la precisione, che sarà pensata dai nostri studenti e sarà posizionata nello stesso spazio. Il Design ha, da sempre, avuto un ruolo culturale e comunicativo nella nostra società e, per questo motivo, gli studenti coinvolti proporranno diverse soluzioni e linguaggi formali per l’opera con l’obiettivo di simboleggiare, in quell’ambito, il valore dell’incontro, dell’apertura al confronto e del dialogo. Questi strumenti sono utili a tutti per superare le proprie paure e difficoltà e, lo scopo dell’opera stessa, sarà proprio di sensibilizzare i giovani a questo tipo di apertura e comunicazione.

La dolorosa scelta di Mattia ci ha toccato profondamente e capiamo che le paure, il senso di inadeguatezza e la percezione di una sempre maggiore solitudine, sono sentimenti diffusi tra i ragazzi e le ragazze di questa generazione. Stimolare l’incontro e l’apertura, sensibilizzare le persone al dialogo e all’ascolto, sono elementi ormai imprescindibili per la crescita e far sì che siano dei giovani designer a definire il linguaggio formale dell’opera speriamo porti il messaggio di questa necessità nel modo più corretto e accessibile per i ragazzi e le ragazze che si stanno confrontando con queste sensazioni.

Articolo di Angelo Bucci

Foto Credits: IlPescara