Serena Tamburro

Graphic Designer e Artista

Corso di Graphic Design

“La UED mi ha dato le basi per iniziare questo mestiere: io appartengo alla generazione che ha avuto la fortuna di scoprire la realizzazione “artigianale” di un impaginato, che ha scoperto il vantaggio del mondo digitale abbastanza tardi e che, per questo, si è dovuta “ingegnare” con i mezzi a disposizione, il che ha significato un grosso lavoro a livello di immaginazione…

Grafico ma anche artista. Serena Tamburro, ex allieva del dipartimento di Grafica pubblicitaria dell’Università Europea del Design di Pescara, è riuscita a fondere la passione per l’arte figurativa con la sua professione di grafico.

“Si. Sono un grafico freelance (il mio logo è SeTa graphic) e un’artista.

E lo so che detta così, la parola “artista” suona quasi come un’affermazione altezzosa: il solito grafico che si crede un artista! In realtà, è stato il mio commercialista, un anno fa, a definirmi per la prima volta “grafico e artista”, quando, dopo undici anni di onorata gavetta, decisi di entrare nel mondo dei liberi professionisti, di continuare, quindi, la mia attività di grafico e di iniziare, finalmente, ad esporre i miei dipinti di arte figurativa.

Oggi, queste due attività concomitanti mi portano spesso alla ricerca di una fusione tra grafica e arte: il risultato è un processo di contaminazione che mi stimola a studiare e a reinventarmi continuamente.”

Serena Tamburro, oggi 38enne, ha iniziato il suo percorso professionale dopo aver completato il percorso di studi all’Università Europea del Design di Pescara.

“La UED mi ha dato le basi per iniziare questo mestiere: io appartengo alla generazione che ha avuto la fortuna di scoprire la realizzazione “artigianale” di un impaginato, che ha scoperto il vantaggio del mondo digitale abbastanza tardi e che, per questo, si è dovuta “ingegnare” con i mezzi a disposizione, il che ha significato un grosso lavoro a livello di immaginazione. E’ stato stimolante, ma anche molto faticoso, perché noi abbiamo vissuto gli anni di un’evoluzione nel campo digitale spaventosamente rapida ed adattarsi è stata, ed è tuttora, una vera e propria scelta coraggiosa. “

Quale consiglio daresti ai ragazzi che si apprestano a cercare lavoro nel tuo settore?

“Consiglio ai ragazzi di non spaventarsi e fare tanta, tantissima gavetta, in giro per l’Italia, ma anche e soprattutto all’estero. Consiglio loro di girare il mondo, di viaggiare molto, perché niente è più stimolante del confronto con altre culture e con altre abitudini. Consiglio loro di approdare in questo mondo in punta di piedi, senza mai perdersi d’animo, ma conservando sempre una profonda umiltà. A loro consiglio di armarsi di tanta pazienza, perché spesso faranno lavori noiosi, ma di non lasciar mai spegnere il ‘sacro fuoco’ della curiosità, che è alla base di un lavoro creativo: curiosità verso il mondo, curiosità verso il prossimo, curiosità verso il lavoro degli altri, verso la natura, verso noi stessi.”