Ti definisci “una tosta”

“Negli anni dell’università non l’avrei mai detto, ma dopo la maternità ho scoperto di avere forze che neanche sospettavo di possedere. Tutto quello che ho messo in piedi da due anni a questa parte, cioè da quando ho ripreso a lavorare dopo una pausa servita a mettere in ordine diverse esperienze della mia vita precedente, nasce nei ritagli di tempo dei pisolini di mio figlio. Sveglia alle 5 del mattino e si può scalare ogni vetta, anche con un bambino in braccio!”

Che importanza ha avuto nel tuo lavoro la formazione ottenuta all’Università Europea del Design di Pescara?

” “Mi ha insegnato l’umiltà dell’eterna apprendista, dote indispensabile per riuscire ad imporre, lentamente e con costanza, la propria presenza in un settore a cui aspirano in tanti.
Professionalmente nasco come Fashion Designer nell’Ufficio Stile di un’Azienda che mi notò all’esame di fine corso di Moda Creation nel 2005
In quello stesso Ufficio Stile iniziai a coltivare il sogno di spostare la mia produzione dall’inizio alla fine della filiera, dalla creazione allo storytelling. Sognavo di raffigurare il costume, un modo alternativo di raccontare la Storia, per immagini e al grande pubblico, direttamente dalle pagine dei giornali che contano. Parliamo del 2008. Folgorata dal celeberrimo Black Issue di Vogue Italia, ed i tempi non erano ancora maturi
Lasciai il mio primo impiego – mossa azzardata secondo parecchi dato che ero assunta a tempo indeterminato – e dopo qualche timido esperimento da illustratrice ed altri anni spesi ad approfondire aspetti legati alla produzione dei capi e a “digitalizzare” la mia esperienza fatta di pennarelli, acquerelli e matite, ripresi in mano il vecchio sogno annunciandolo con il primissimo sito rosalbacafforio.com: iniziava così pubblicamente la mia vita da Fashion & beauty Illustrator.

Gli esordi sono stati davvero duri: una Signora Nessuno col sogno di emergere tra giganti già affermati. Ho avuto la fortuna e l’onore di conoscerne personalmente più di qualcuno durante il mio breve cammino. Appena due anni dopo sono approdata sulle pagine di Vogue Talents, notata da Sara Maino ad AltaRoma. E tra i vincitori dei World Illustration Awards 2017, selezionata tra 2300 partecipanti da una Giuria illustrissima.”

Quale consiglio daresti ai ragazzi che si apprestano a entrare nel mondo del lavoro?

“Curate un orto, anche sul balcone va bene: apprenderete la costanza e vi aiuterà a restare…con i piedi per terra. Umiltà, senso pratico, problem solving. Assorbite quanto più possibile da chi ha più esperienza di voi ed abbiate pazienza, siate caparbi. Mai superbi. Vi sorprenderete a sorprendervi.”