Dalla teoria alla pratica con un occhio alla ricerca di nuove soluzioni progettuali di facile realizzazione e sostenibili.
Sono questi gli elementi al centro del workshop "Piccoli giunti, grandi sistemi" tenuto da Matteo Giustozzi, designer e docente, all'Università europea del Design di Pescara.

“L’intento è quello di far entrare I ragazzi in questo mondo in cui la progettazione è strutturata su due sistemi tecnici: il taglio laser e il laser tubo.”
Gli studenti del corso di Interior Design dell’Università Europea del Design di Pescara sono stati coinvolti nella fase ideativa e progettuale.
“Sì, inizialmente abbiamo fatto un briefing per immaginare come si potesse creare sistemi aperti, come gli allestimenti, con questi giunti, che possono essere utilizzati anche per realizzare prodotti di design.
In questi tre giorni i ragazzi hanno fatto ragionamenti e prove per riuscire a fare delle proposte che potessero poi essere sviluppate per la progettazione.
Gli studenti della UED hanno immaginato come, partendo da tubi e profili di ferro, si possono creare delle strutture, anche di grandi dimensioni, per arredare uno spazio.”
Allestimenti, elementi di arredo, librerie. Con dei piccoli giunti si possono fare tantissime cose.
“Sì, spendendo anche meno. Perché con il taglio laser serve solo un file e le modifiche possono essere fatte in modo semplice e sostenibile.
Non c’è bisogno di fare, per esempio, un nuovo stampo per realizzare un nuovo progetto come accade con i giunti realizzati con il metodo più tradizionale della fusione.
Utilizzando il taglio laser c’è anche più flessibilità nella progettazione e si risparmia tempo e denaro, perché le modifiche sono più semplici da eseguire. Basta modificare un file senza modificare il processo produttivo. “
Il laser tubo, in particolare, è una tecnica innovativa e ancora poco utilizzata.
“È una realtà più di nicchia. Il campo di applicazione nel design è ancora con ampi margini di ricerca e sviluppo. L’aspetto legato alla progettazione di un prodotto di design si sta affrontando pian piano.

Ma se pensiamo che si tratta di soluzioni che permettono di realizzare incastri senza viti o colla, si capisce che diventa più semplice montare e smontare strutture anche grandi. E anche trasportarle e spedirle diventa molto più facile e meno costoso.”

Articolo di Emanuela Costantini