Myrea Amicone

Uffico Stile

Corso di Fashion Design

Ascoltate sempre e cercate di assorbire come una spugna quello che accade attorno a voi

Precisa, determinata e sempre alla ricerca di nuovi stimoli.
Si definisce così Miryea Amicone, giovane Fashion designer che due anni fa ha completato il percorso di studi all’Università Europea del Design di Pescara.
“Durante il periodo formativo che ho seguito all’Università Europea del Design, ho potuto approfondire e imparare ad amare tanti aspetti del disegno e della moda. Attualmente sono impiegata presso l’ufficio stile di un’azienda di abbigliamento maschile nel Sanbenedettese, ma sono sempre alla ricerca di nuovi stimoli ed ispirazioni.

Cerco sempre di portare a termine i miei lavori con puntualità e precisione, due caratteristiche chiave in questo settore, insieme anche ad uno spirito curioso e propositivo.”

Quanto ha pesato la formazione ottenuta alla UED nel tuo lavoro?

“Sono orgogliosa di dire che la UED mi ha fornito un’ottima formazione, facendomi crescere sia a livello professionale che a livello umano. Non è stata solo un’ottima università, ma anche una scuola di vita, che mi ha insegnato ad interagire con altre persone, a cogliere il meglio stando a contatto con molte idee.

Ho imparato a pensare fuori dagli schemi, a mettermi alla prova e ad affrontare le mie insicurezze. Penso che nel mondo del lavoro, oltre alle capacità tecniche, conti molto anche il livello umano, soprattutto in un settore come il nostro, che non è fatto solo di cose, ma soprattutto di idee.”

Quali sono i tuoi più grandi successi?
“Il mio più grande successo è avere la fortuna di fare il lavoro per cui ho studiato, nel campo che amo. E’ una grande soddisfazione partecipare allo sviuppo di una collezione, disegnare dei modelli e alla fine vedere realizzato quello che all’inizio era solo un’idea su carta.”

Di cosa ti occupi oggi?

“Attualmente lavoro presso l’ufficio stile di un’azienda di abbigliamento maschile che segue all’incirca sei linee. Affianco lo stilista nella ricerca tendenze e materiali per lo sviluppo di nuove collezioni, nella creazione dei moodboard, nella scelta e negli abbinamenti dei modelli.
Inoltre, mi occupo della realizzazione dei disegni piatti sia a mano che al computer, della compilazione di schede tecniche, della creazione di loghi e stampe, dello sviluppo di brochure, workbook e cartelle colori.
E poi seguo la realizzazione dei campionari, assemblandoli e abbinando gli accessori.”

Hai un ‘sogno nel cassetto’?

“Mi piacerebbe cimentarmi anche nell’abbigliamento femminile, magari riuscendo a creare nuove collezioni per il mio brand.
Il mio sogno sarebbe quello di spostarmi nel nord Europa e di occuparmi di una linea eco friendly, utilizzando materiali innovativi e di riciclo, puntando sulla qualità e creando capi di lunga durata, che vadano oltre il semplice concetto di consumo rapido, tipico di molti marchi odierni.”

Quale consiglio daresti ai ragazzi che si apprestano a entrare nel mondo del lavoro?

“Il mio consiglio è quello di mettersi alla prova, di affrontare le difficoltà e di non farsi scoraggiare dai rifiuti. All’inizio l’ambiente del lavoro può sembrare molto duro. L’importante è stringere i denti, non smettere mai di sognare e puntare in alto. Quello degli stage può parere un circolo vizioso dove ogni volta sembra di ricominciare da capo, ma è necessario per accumulare esperienza.
Con l’università ci si costruisce un’ottima base. Le esperienze devono puntare ad incrementarla e a svilupparla.
Ascoltate sempre e cercate di assorbire come una spugna quello che accade attorno a voi”.