Lisa Tedeschini

Fashion Designer

Corso di Fashion Design

Le sue creazioni sono state indossate da Achille Lauro, Ghali, Greta Menardo, Ellynora e Luna Melis.

Si definisce “una persona meticolosa ed empatica”. I suoi punti di forza sono il problem solving e le capacità organizzative.

Parliamo di Lisa Tedeschini, Fashion Designer che ha concluso da poco il suo percorso formativo all’Università Europea del Design di Pescara e che ha già collezionato numerosi successi professionali.

Cosa hai imparato durante il percorso formativo che hai seguito alla UED?
“Ho preso consapevolezza che ogni materia non rappresenta solo un possibile “sbocco lavorativo”, ma anche un vantaggio competitivo per ottenere un nuovo lavoro.

Nel mio caso un workshop organizzato dalla UED mi ha dato la possibilità di entrare in contatto con realtà di spicco milanesi, grazie alle quali i miei design sono stati pubblicati su diversi magazine, come Vogue Portogallo e per il decimo anniversario di Schön! Magazine è stato realizzato un video, nel quale sono stati indossati i miei gioielli.

Inoltre, Achille Lauro ha indossato i miei anelli per la copertina del suo album 16 marzo e per il libro che ha recentemente pubblicato.

Ghali ha invece indossato una corona fatta sua misura e i miei anelli per il video musicale Flashback.

Altre celebrities, che hanno indossato le mie creazioni Myril Jewels, sono Greta Menardo, sul red carpet per la première italiana di Maleficient 2, Ellynora per un suo concerto live e Luna Melis per Metal Magazine.

Anche altri magazine come Solstice Magazine, Metal Magazine, Lyun Magazine, ScorpioJin Magazine, The Cube Magazine, Feroce Magazine e Vulkan Magazine hanno pubblicato foto dei mie gioielli.

Inoltre ho realizzato alcuni gioielli per il brand di alta moda Maison Viola Ambree in occasione della China Fashion Week dello scorso anno e curo attualmente la linea di gioielli di un brand emergente”.

Quali difficoltà hai incontrato quando hai iniziato a lavorare?
“Non ho incontrato delle vere e proprie difficoltà; tutto dipende da come vengono viste le sfide che ti si pongono (e che ti poni) davanti ed il modo in cui le affronti.
Dopo la laurea ho ricoperto diversi ruoli per sondare i vari terreni, oscillando tra l’ufficio stile e lo styling. Poi ho deciso di continuare come stylist: amo l’idea di lavorare a più progetti contemporaneamente e di incontrare sempre persone diverse, in un ambiente molto dinamico e versatile che mi permette inoltre di viaggiare e girare il mondo.

Oggi l’impegno principale per me è far evolvere Myril, il brand di cui sono fondatrice e direttrice creativa, ed allo stesso tempo proseguire la carriera come fashion stylist”.

Cosa consiglieresti di fare ai ragazzi che si apprestano a finire gli studi alla UED?
“Per prima cosa, ritengo sia necessario essere sempre umili, seri e professionali, facendo in modo che le persone si possano fidare di voi. Ma, naturalmente, dovete essere voi stessi, per primi, a credere ed a conoscere le vostre capacità.

Così potrete non solo gestire al meglio eventuali paure, ma saprete anche gestire il vostro tempo per raggiungere risultati sempre più alti.

Una piccola nota per i miei futuri colleghi: non sottovalutate il tempo, né tanto meno dovete sopravvalutarlo. Investitelo solo in ciò che pensate valga la pena per il vostro futuro e per la vostra soddisfazione, ma non buttatelo per cose in cui non credete. Non abbiate paura di dire “no” e fidatevi del vostro istinto”.

Hai un “sogno nel cassetto”?
“La realtà che sto vivendo adesso è il “sogno nel cassetto” della “me” di qualche anno fa. Lavorando a tempo pieno e con ottimi risultati al mio brand in costante crescita ed, allo stesso tempo, come stylist, ho la possibilità di lavorare con professionisti a nuovi progetti stimolanti.

Sembrerà banale ma ho sempre avuto come unico obiettivo lavorare facendo ciò che mi piace e, soprattutto, essere felice. Quindi posso dire che il mio attuale “sogno nel cassetto” è proprio essere felice, facendo ciò che adesso, o tra 5 anni, vorrò fare. Essendo una persona dinamica mi appassiono alle cose man mano che ne scopro di nuove, lasciandomi trasportare dal naturale flusso degli eventi.

Grazie per questa incantevole opportunità che mi date per potermi raccontare!“