L'Università Europea del Design di Pescara avvia la Masterclass in Costume Design. A coordinare i docenti Nicoletta Ercole, nota costumista italiana, con una lunga carriera costellata di successi. Al suo fianco Alessandra Carta, costumista e stilista.

“Ho lavorato come costumista per cinema, teatro, lirica, musical, televisione – racconta Nicoletta Ercole – a settembre festeggerò 50 anni di carriera. Ho iniziato nel settembre del ’72 come assistente volontaria e dopo due anni lavoravo come assistente di Piero Tosi, il più grande costumista italiano. Amo moltissimo il mio mestiere. Sempre di più.” 

La Masterclass in Costume Design promossa dall’Università Europea del Design di Pescara in collaborazione con la casa di produzione cinematografica Point Media Italia si propone di formare giovani professionisti in grado di lavorare per il cinema, il teatro, la televisione. 

Quali competenze deve avere il costumista che lavora per il cinema? 

“E’ importante saper distinguere tra i film in costume e i film contemporanei – spiega Nicoletta Ercole – E’ difficile sbagliare realizzando gli abiti per i film in costume se ci si documenta e si conosce bene la storia del costume. Nel contemporaneo è molto più facile sbagliare. Oggi tutti pensano di poter fare il costumista, di poter comprare i capi in negozio. Invece non è così. Il personaggio va studiato. Bisogna entrare nella sua psicologia”.

Al costumista è richiesta l’abilità di saper cucire? 

“Il costumista indica le forme, attraverso il disegno o delle referenze fotografiche, e poi fa eseguire gli abiti ai sarti di scena, ai laboratori o alle sartorie teatrali. Il costumista non deve saper necessariamente cucire ma deve conoscere il taglio.  

E questa competenza si apprende attraverso la storia del costume e una conoscenza approfondita del tessuto.” 

E’ più difficile fare questo mestiere oggi o lo era più in passato? 

“E’ una bellissima domanda. Secondo me questo mestiere è sempre difficile. Tra l’altro oggi nascono costumisti come funghi. A volte i produttori e i registi pensano che questo mestiere lo possa fare chiunque. Ma non è così.  

Oggi sembrerebbe più facile, perché ci sono tanti assistenti e aiuto che collaborano con il costumista, mentre una volta c’era solo un assistente e un aiuto, oltre alla sartoria. Diventa però difficile gestire tutte queste persone.” 

Moda e cinema. Per un costumista è importante conoscere le tendenze moda?
“Anche se un costumista conosce le ultime tendenze del momento, non è detto che conosca la moda e i suoi codici.”– sottolinea Alessandra Carta, co coordinatrice della Masterclass in Costume Design. 

Qual è l’aspetto più difficile quando ci si approccia al mondo della moda, rispetto al cinema?
“La moda si aspetta da te di vedere qualcosa che non si è mai visto prima. Bisogna andare oltre, guardare al futuro.
Sono due lavori molto complessi e molto diversi tra loro: la moda è molto legata al mercato. Per quanto riguarda il cinema, come costumisti non siamo legati alla vendita del film e quindi possiamo essere più creativi. E per i progetti d’epoca, se ci si documenta, è difficile sbagliare un costume, anche reinterpretandoli.”

La Masterclass in Costume Design, promossa dall’Università Europea del Design di Pescara in collaborazione con la casa di produzione cinematografica Point Media Italia, darà la possibilità agli studenti che frequentano il corso di incontrare grandi professionisti del settore. Accanto a Nicoletta Ercole ed Alessandra Carta a illustrare le mille sfaccettature del mestiere del costumista saranno Paola Marchesin, Patrizia Baiocchu, Leonardo Locchi, Fabrizio Bianchi, Roberta Spegne, Paola D’Inzillo, Daniele Nannuzzi, Alessandro Ciammarughi, Francesco Papa, Graziella Pera, Antonella Buono, Anna Bernardini, Eleonora Baldwin, Indoni Laurenti, Brucculeri.

Articolo di Emanuela Costantini