Giada La Gioia
Assistente Coordinatrice Ufficio Stile
Presso Pennyblack
Corso di Fashion Design
Giada La Gioia
Assistente Coordinatrice Ufficio Stile
Presso Pennyblack
Corso di Fashion Design
“La scelta di iscrivermi ad un corso di moda non è stata difficile per me. Finito il liceo ho avuto la fortuna di non trovarmi di fronte alla fatidica scelta del percorso di studi da intraprendere. È come se sentissi la necessità di studiare Fashion Design fin da quando ero bambina e non vedevo nessun’altra alternativa al di fuori di questo”.Giada La Gioia, ex allieva del corso di Fashion Design dell’Università del Design di Pescara, non si è posta la fatidica domanda “cosa farò da grande?”, perché ha sempre avuto le idee chiare.
Giada, cosa ti ha spinto a scegliere la UED?
“Ho scelto di studiare alla UED perché ho conosciuto delle ragazze che si sono laureate lì e che mi hanno dato dei feedback molto positivi.
Non sto esagerando se dico che il periodo trascorso alla UED è stato tra i più belli della mia vita!
È stato un privilegio passare tre anni in un ambiente stimolante e familiare, avendo la possibilità di coltivare la mia passione affiancata da insegnanti che ti guidano e ti invogliano a sperimentare. Sicuramente i momenti trascorsi durante la preparazione delle sfilate sono indelebili, mi hanno arricchita tantissimo e fatto provare emozioni molto forti. Ma ricordo, e ricorderò per sempre, alcune lezioni, alcuni seminari ArtEx, che penso mi abbiano cambiata per sempre, facendomi interrogare su questioni che per me sono diventate fondamentali.
La quotidianità di quegli anni mi manca e porterò sempre con me le esperienze vissute in Università. Anche perché, quando finisce il periodo formativo, si viene catapultati in un altro mondo, dove tutto ciò che hai appreso assume una forma ancora più concreta e pratica.
Dove lavori attualmente?
“Attualmente ricopro il ruolo di assistente coordinatrice collezione nell’ufficio stile di Pennyblack. È un’esperienza molto formativa e immersiva, con ritmi abbastanza serrati, ma in Università questo ci viene insegnato sin da subito”.
Hai un sogno nel cassetto?
“Il mio sogno nel cassetto è proprio quello di riempire il mio bagaglio di esperienze quanto più possibile, per quanto attualmente parlare di futuro mi metta a disagio e mi destabilizzi parecchio, come credo faccia un po’ a tutti in questo particolare periodo.
Sono sicura di voler continuare a creare e progettare, portando avanti la mia visione della moda.”
Quale consiglio daresti ai ragazzi che desiderano diventare fashion designer?
“Se dovessi dare un consiglio a chi sta attualmente studiando o ha intenzione di intraprendere un percorso lavorativo nella moda, direi di sperimentare, studiare, fare ricerca, creare e divertirsi quanto più possibile. Godetevi tutto, assorbite quanto più possibile dai professori e fatelo vostro; approfondite e fatevi tante domande. Fatelo subito perché, quando ci si immerge nel mondo lavorativo, si ha meno tempo da dedicare a tutto questo”.
Emanuela Costantini