Flavio Melchiorre

Graphic Designer, Illustratore & Street Artist

Corso di Graphic Design

Quando poi c’è la passione tutto diventa più stimolante e dà un senso a tante ore e tante giornate passate a pensare, disegnare, creare.”

Ha frequentato l’Università Europea del Design di Pescara alla fine degli anni Novanta.

“Una classe molto talentuosa, alcuni dei miei ex compagni sono stati colleghi ed alcuni insegnano attualmente li – racconta Flavio Melchiorre, ex allievo del corso di Grafica pubblicitaria, oggi Graphic Designer di successo, Illustratore, Street artist.

“Stiamo parlando dei primi anni di vera rivoluzione dei computer dal punto di vista di tecnologie utilizzate nelle tipografie o agenzie dalle quali sono partito. La Ued in quegli anni, e credo tutt’ora, incentivava molto l’aspetto manuale delle cose sia nel disegno (ecoline e pantoni) che nella prototipazione, ad esempio del packaging. Questo aspetto mi è tornato molto utile nel successivo approccio con la tecnologia.

Oggi c’è una tendenza diffusa alla creazione di grafica digitale partendo da una base manuale analogica. Io utilizzo sempre la tavoletta grafica e continuo a disegnare su carta.”

Nel 2010 il pescarese Flavio Melchiorre si è aggiudicato il primo premio del Citroën Creative Awards ( il tetto della Citroën DS3 è stato personalizzato con la grafica disegnata da Flavio ) e oggi continua ad ottenere riconoscimenti e conferme del suo talento.

Quale consiglio daresti ai ragazzi che desiderano diventare grafici pubblicitari?

“Il consiglio che darei a chi sta studiando e vuole intraprendere la carriera da grafico, art director, illustratore, ecc., è sicuramente quello di non abbandonare mai la ricerca e, soprattutto, non demoralizzarsi ma cercare di migliorare sempre avendo molta ma molta pazienza.

È un lavoro che richiede concentrazione e lavorare sotto stress è difficile ma anche stimolante. Il nostro cervello, per quanto complesso, ragionerà sempre in maniera più creativa di una macchina. È quindi necessario cercare di mantenere la mente libera da tutte le sollecitazioni e da ciò che ci accade quotidianamente, senza dimenticare che il nostro lavoro non è la nostra vita ma solo una delle tante cose che ci tengono in vita.

Quando poi c’è la passione tutto diventa più stimolante e dà un senso a tante ore e tante giornate passate a pensare, disegnare, creare.”