Marirosa Cutolo

Project Manager & Graphic Designer

Corso diGraphic Design

“Ho appreso come comunicare agli altri il metodo per lavorare bene e per trasmettere ai miei clienti l’emozione dei miei progetti.”

“Il mio percorso alla Ued è iniziato con il rischio di lasciare un percorso universitario differente già intrapreso, con la paura di deludere gli altri, la mia famiglia” – racconta Marirosa Cutolo, ex allieva del corso di Graphic Design dell’Università Europea del Design di Pescara.

“La mia storia è particolare. Sono entrata nell’Università Europea del Design per accompagnare un’amica che voleva iscriversi e invece per me è stato un po’ come entrare in chiesa e sentire la presenza del Signore. Ma era soltanto la mia coscienza, il mio inconscio che squillava forte per avvisarmi, avvertirmi che forse avrei dovuto cambiare strada.

Ho incontrato professionisti, professori ma soprattutto esseri umani, persone che mi hanno fatta crescere professionalmente e personalmente.
Oltre tutte le regole, oltre crocini di taglio, Pantoni, impaginazioni, ho imparato ancora di più a relazionarmi, a maturare il mio senso critico e il mio gusto stilistico.
Ho appreso come comunicare agli altri il metodo per lavorare bene e per trasmettere ai miei clienti l’emozione dei miei progetti.
È questa infatti la chiave di lettura di tutti i miei lavori: l’emozione.
Non vendo prodotti, soluzioni o solide realtà come Roberto Carlino, ma storie.
Per ognuno dei miei clienti ho una nuova storia da raccontare, un viaggio verso l’educazione alla buona progettazione.
In questo breve ma intenso percorso ho rifiutato tante occasioni, soprattutto quando percepivo che dall’altra parte c’era qualcuno che non captava la vera essenza del mio lavoro ma lo valutava come mera esecuzione tecnica.
Ogni giorno metto in discussione me stessa per dare sempre il meglio.
Attualmente sono project manager & graphic designer della Macri Group, un’azienda abruzzese produttrice di prodotti di gioielleria e bigiotteria e  contemporaneamente lavoro indipendentemente per diverse aziende.
Ho collaborato con diverse agenzie pubblicitarie, ho curato l’apertura di diversi negozi.
Sono fiera di me, delle mie paure e soprattutto delle mie insicurezze.
È da qui che partono le migliori decisioni.”

Cosa consiglieresti ai ragazzi che si apprestano a entrare nel mondo del lavoro?
“Ai miei futuri colleghi consiglio di essere astuti, appassionati, curiosi ma soprattutto umili.
Di non pensare al guadagno economico, che verrà con il tempo, bensì pensare alla reputazione.
Il passa parola per il mio lavoro è stato fondamentale.
Il bene genera bene. Non schiavizzatevi mai ma non dimostratevi neppure presuntuosi.
È un lavoro difficile il nostro, è una continua lotta per far capire alle PMI la grande importanza della comunicazione pubblicitaria ma allo stesso tempo resta la mia più grande soddisfazione.”

 

Emanuela Costantini