“A mio avviso, ogni progetto nasce da un elemento scatenante, che innesca la scintilla dalla quale poi si svilupperà il progetto stesso.
Alla fine dei conti è la stessa cosa che accadde a me quando scelsi la UED come università.”
Di cosa ti sei occupato fino ad oggi?
“Mi sono occupato per svariati anni di ristorazione e nei diversi locali dove ho lavorato la parte che mi è piaciuta sempre di più era quella dell’ideazione del CONCEPT e vedere come quelle idee confuse prendessero forma e vita.
Nella mia ultima esperienza in quel settore ricordo, come fosse ora, il cantiere dei lavori, il fascino di tutti quei materiali, finiture diverse e complementi di arredo che, mano a mano che si andava avanti, iniziavano ad animarsi e dialogare tra loro per poi diventare un unico elemento finale.”
Cosa ti ha convinto a iscriverti al corso di Interior Design dell’Università Europea del Design di Pescara?
“Ho scelto la UED spinto dalla voglia irrefrenabile di capire e cimentarmi in quel groviglio di idee e stimoli che, se attentamente indirizzate, diventano un prodotto o un ambiente coerente.
La formazione presso la UED è stata fondamentale per trasformare questa mia volontà in realtà.
Qui infatti non solo ho imparato le diverse fasi di iter progettuale e l’importanza di collaborare con tutte le varie figure professionali che prendono parte al progetto ma, grazie al costante rapporto con le aziende, le nozioni apprese sono subito divenute concrete, realizzando un forte collegamento tra il mondo scolastico e quello lavorativo.
Infatti, poco prima di terminare il percorso di studi, ho iniziato a lavorare presso la ARAN WORLD SRL.
In quella realtà mi sono occupato dello sviluppo del concept e dei disegni dei diversi prodotti industriali oltre che della progettazione dei loro show-room dislocati in tutto il mondo.
Da poco ho avuto l’opportunità di scoprire il mondo dell’insegnamento proprio presso la stessa UED. Avere la possibilità di trasmettere ad altre persone il frutto delle mie ricerche e del mio studio è qualcosa di indescrivibile.
E sto scoprendo ora di averlo sempre voluto fare.”
Cosa consiglieresti ai ragazzi che si apprestano a scegliere il percorso formativo da intraprendere?
“Per tutti i ragazzi che iniziano questo splendido percorso ho un solo consiglio: godetevi il viaggio.
Per esperienza personale le relazioni e le esperienze che si vivono in questi anni sono fondamentali per la crescita personale e professionale.
La UED é stata per me come una grande famiglia che ha sempre saputo rispondere alle mie esigenze e che davvero mi ha formato e reso pronto per le diverse sfide che mi trovo ad affrontare quotidianamente.”